Come trasformare l’acqua in un antiossidante naturale (ed economico)

  • Autore: Luca Gillio
  • 23 mar, 2021

L’acqua alcalina, grazie alla sua particolare composizione chimica, funge da antiossidante naturale poiché contrasta gli effetti dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e di alcune patologie ad esso legate.

È ampiamente noto che bere ogni giorno la giusta quantità di acqua (in proporzione al proprio fabbisogno idrico) è fondamentale per assicurare all’organismo tutte le sue funzioni. In generale, la quantità minima raccomandata è di 2 litri di acqua al giorno ma questa può essere di gran lunga maggiore a seconda delle esigenze specifiche di ciascuno.

Queste, infatti, possono variare in particolari momenti della vita in cui ci sono dei cambiamenti ormonali fisiologici (come in gravidanza, in allattamento e in menopausa per esempio) o in determinate condizioni come la pratica di attività sportiva intensa.

Quando si pratica sport è necessario idratarsi in modo adeguato per contrastare il rischio di disidratazione ma anche per favorire l’eliminazione dell’acido lattico, lo sapevi?

Abbiamo già parlato dei benefici dell’acqua alcalina per la salute e il benessere dell’organismo ma oggi vogliamo soffermarci su un aspetto, in particolare, ancora poco conosciuto: il potere antiossidante dell’acqua alcalina.

Se vuoi informarti meglio continua a leggere questo post: abbiamo chiesto per te tutto ciò che è bene sapere ad una biologa specializzata in Alimentazione e Integrazione Sportiva, la dottoressa Barbara Garbagnati.

Ma prima un paio di precisazioni…


Cosa sono gli antiossidanti?

A causa dei ritmi sempre più frenetici della vita moderna e della conseguente adozione di stili di vita spesso scorretti, oggi si parla sempre più di antiossidanti. Si tratta di sostanze in grado di contrastare i processi di ossidazione da cui -per effetto di reazioni metaboliche dovute a fattori ambientali, stress, fumo, alcol e esposizione eccessiva ai raggi ultravioletti- si formano i radicali liberi.

Questi ultimi possono essere responsabili di:

  • invecchiamento cellulare
  • malattie cardiovascolari
  • malattie neurodegenerative
  • tumori

Molti antiossidanti naturali sono contenuti in alcuni alimenti, i cosiddetti “cibi anti-invecchiamento”: cereali integrali, frutti rossi, olio extravergine di oliva, pesce, ortaggi colorati. Com’è noto, quando l’alimentazione non basta, si sopperisce ai propri fabbisogni con l’assunzione di integratori alimentari.

Quello che non tutti sano, però, è che anche l’acqua (purché risponda a determinati requisiti-) è un potente antiossidante naturale. Ce lo spiega la dottoressa Barbara Garbagnati, biologa con una specializzazione, tra le tante, proprio in Alimentazione.

Prima però una precisazione: per vantare effetti antiossidanti, l’acqua deve essere alcalina. Cosa vuol dire?

Cos’è l’acqua alcalina

L’acqua alcalina si caratterizza per avere un pH superiore a 7 (e in genere non maggiore di 9) che la rende, per l’appunto, alcalina. Questo termine rimanda al parametro chimico che misura il grado di basicità (il contrario di acidità) di una sostanza. L’acqua alcalina, pertanto, contrasta l’acidosi metabolica dovuta ad un eccesso di acidi nell’organismo e, in questo senso, può favorire l’equilibrio acido-base dell’organismo.

Questo tipo di acqua, prodotta per osmosi, è arricchita di sali minerali ed è del tutto priva di metalli pesanti. La sua principale caratteristica è la leggerezza, che le consente di svolgere un’azione idratante di grande efficacia su cellule e tessuti senza sovraccaricare i reni.

Lo sapevi che puoi produrre acqua alcalina di qualità direttamente in casa tua?

Dottoressa Garbagnati, perché l’acqua alcalina ha un potere antiossidante?

«L’acqua alcalina favorisce la metabolizzazione dei nutrienti e l’espulsione delle tossine grazie ad una reazione chiamata “effetto tampone”. In questo modo contribuisce all’eliminazione delle molecole di scarto dei processi ossidativi, ovvero i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare».

In che modo l’acqua alcalina riesce a svolgere questa azione?

«Il potere antiossidante dell’acqua alcalina è dato dalla presenza di gruppi ossidrile, che sono i principali responsabili della basicità dell’acqua. I gruppi ossidrile sono anche responsabili dell’effetto tampone sulle tossine di cui abbiamo appena parlato che, al contrario, favoriscono la produzione di acidi dannosi per la salute. Diciamo che la presenza di questi ioni conferisce all’acqua la capacità di influire sull’equilibrio acido-base del nostro organismo, che poi è la chiave di tutto».

Quindi l’acqua alcalina si può considerare un antiossidante naturale a tutti gli effetti?

«Il potenziale ossido-riduttivo degli antiossidanti si misura attraverso il coefficiente ORP (Oxidation Reduction Potential). Gli antiossidanti naturali, come il coenzima Q, hanno un ORP negativo. Lo stesso vale anche per questo tipo di acqua quindi possiamo affermare che l’acqua alcalina può essere considerata un antiossidante naturale».

Cosa vuol dire che l’acqua alcalina svolge un’azione antiossidante? Cioè, in concreto, che meccanismi aziona nell’organismo per contrastare i radicali liberi?

«La prima cosa da dire è che l’acqua alcalina, grazie ai cluster (cioè i gruppi molecolari) più piccoli, ha una forte azione idratante e questo già di per sé ne aumenta il potere antiossidante. Questo si esplica sull’organismo attraverso due processi fondamentali: la depurazione e la disintossicazione. L’acqua alcalina, però, vanta in più la possibilità di donare elettroni ai radicali liberi: questa condizione li stabilizza e li “neutralizza”. Per questo motivo il tipo di acqua di cui parliamo si comporta come un antiossidante».

Perché i radicali liberi sono tanto dannosi per l’organismo?

«I radicali liberi si caratterizzano per il fatto di avere un elettrone spaiato e quindi sono molecole altamente instabili da un punto di vista elettronico. Per questo motivo tendono a portarsi in equilibrio “rubando” l’elettrone mancante alle molecole vicine. La conseguenza è una situazione di continua instabilità. Tutto questo genera un effetto a catena il cui ultimo atto è, purtroppo, il danno tissutale».

Autore: Ioara Caracciolo 15 giu, 2023

Da alcuni anni come settore ambiente cerchiamo di dar vita ad un cambiamento strutturale all'interno di strutture affiliate AICS riguardo la gestione dell'acqua potabile avendo come obiettivo, affidandoci all'innovaziona tecnologica, l'eliminazione delle famigerate bottigliette d'acqua da mezzo litro.

Senza perdere troppo tempo in grandi spiegazioni sulla questione ambientale che facilmente ognuno di noi potrà approfondire effettuando ricerche o chiedendo a noi, ci limitiamo a fornire un dato esemplificativo: Ogni anno quasi 15 miliardi di bottiglie circolano nelle case degli italiani, nei ristoranti, nelle collettività e questo ci colloca sul gradino più alto al mondo come consumatori di bottiglie di acqua minerale.

Detto questo, il nostro tentativo è stato quello di reperire tra i nostri centri sportivi, circoli, comitati, qualcuno che fosse disponibile ad installare un erogatore d'acqua che, allacciato alla rete idrica comunale, provvedesse a filtrare l'acqua per depurarla da eventuali inquinanti senza però impoverirla delle qualità organolettiche. Eventualmente aggiungendo le 'bollicine' per chi proprio non può farne a meno.

Non è stato facile, numerosi sopralluoghi sono andati a vuoto anche a causa di problematiche di tipo logistico. Difatti l'installazione del macchinario richiede un accesso all'acqua potabile che, per evitare onerosi lavori di muratura, dovrebbe trovarsi in prossimità, o comunque non troppo distante, del luogo dove il centro intende ubicare la macchina. Ovviamente non possiamo nascondere che possono esserci anche delle difficoltà legate al menage economico della struttura che potrebbe ritenere meno remunerativo il refill della borraccia rispetto alla vendita della bottiglietta.

Ma non è questo a spaventarci, chi si occupa di ambiente sa che per poter operare un cambiamento importante e strutturale è necessario realizzare un'alchimia tra sensibilità ambientale, questioni logistiche, profitto. Ed anche su un argomento come questo che è unico (l'acqua) è necessario disporre di una pluralità di opzioni per potersi adattare alle singole specificità.

In ogni caso sino ad oggi non eravamo ancora riusciti ad installare un macchianario nonostante l'interesse dimostrato dai ns diversi interlocutori. Alcuni mesi addietro, tra i vari soggetti interpellati nel tempo, abbiamo parlato di questa idea con Valentina Russo, Presidente di Alter Ego, associazione con sede in Asti che conta circa 400 soci, tutte donne per statuto ci tiene a sottolineare.

La cosa positiva è stata il trovare un grande interessamento da parte sua, senza il quale si fa poca strada, il che ci ha consentito di avviare una serie di contatti tra l'azienda con cui tentavamo da tempo di installare una prima macchina per avviare una collaborazione nazionale e l'ASD AICS Alter Ego. Purtroppo la macchina non è risultata idonea poichè sovradimensionata rispetto alle esigenze e quindi non sostenibile per entrambi gli attori. Quindi un nuovo stop, breve, per poi iniziare la ricerca di un nuovo partner più versatile ed organizzato per essere sostenibile anche da singole strutture aperte ai soli soci.

Alla fine Valentina Russo è riuscita autonomamente a trovare un fornitore, ALKA2O, con il quale stiamo lavorando ad una convenzione nazionale e da alcuni giorni l'Asd Alter Ego ha eliminato completamente la plastica utilizzata per il consumo dell'acqua e quindi a lei va il primato di essere la prima associazione del mondo AICS a deplastificare l'acqua potabile all'interno della propria struttura.

L'asd Alter Ego ha scelto di non far pagare il servizio includendo l'acqua nell'abbonamento mensile ma esistono molte opzioni per la personalizzazione delle macchine: erogazione gratuita, refill borraccia a pagamento, acqua liscia a temperatura ambiente, refrigerata, frizzante etc etc.

Entro breve organizzeremo delle presentazioni on line in collaborazione con gli esperti dell'azienda ALKA2O per incrementare le associazioni AICS dove rendere disponibile acqua potabile deplastificata. L'ufficio comunicazione sta studiando la targa da rendere disponibile per le strutture che deplastificheranno completamente l'acqua potabile.

In conlusione segnaliamo che AICS Ambiente dal 2023 ha aperto una sezione del premio nazionale ambiente, che quest'anno giunge alla 5° edizione, dedicata esclusivamente alle buone prassi del mondo AICS in favore dell'ambiente e denominata: COMINCIO IO!

Autore: Valantina Mele 05 dic, 2022

Soddisfare il fabbisogno idrico dell’organismo è una necessità quotidiana, istintiva e irrinunciabile. E’ un elemento fondamentale per il raggiungimento di uno stato di salute ottimale.

 

Il nostro corpo è composto dal 60% al 70% di acqua, quindi più della metà. L’acqua è un nutriente essenziale per il nostro organismo, anche se non fornisce energia serve a soddisfare le necessità fisiologiche e nutrizionali dell’uomo.

Del totale dell’acqua presente nel nostro corpo il 75% è presente nei muscoli e negli organi interni, il 10% nel tessuto adiposo ed il 3% nello scheletro.

 

La quantità di acqua da bere è abbastanza variabile a seconda degli individui, tenendo conto dell’ambiente, del regime di lavoro ed attività, del tipo di alimentazione e degli stili di vita.

In condizioni normali il nostro corpo è in grado di autoregolarsi attraverso i meccanismi che regolano la sete per assumere il giusto fabbisogno d’acqua necessario a compensare le perdite idriche, che continuamente hanno luogo per effetto della sudorazione, respirazione, escrezione di urine e feci.

Tuttavia alcuni individui, soprattutto bambini ed anziani, sono maggiormente soggetti a disidratazione anche perché dimostrano una riduzione della percezione nella sensazione di sete e nello stimolo naturale a bere, con il rischio di non bilanciare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. Per questo, è necessario assecondare in tutti i casi il senso di sete tendendo ad anticiparlo.

La disidratazione, ha effetti anche seri sull’attività e sulle prestazioni fisiche dell’organismo.

Nelle forme più lievi è influenzata la termoregolazione e si manifesta la sensazione di sete. Con il prolungarsi del fenomeno si manifestano crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità.

Nelle forme più gravi inducono malessere generale ed anche allucinazioni fino a rischio di insorgenza del colpo di calore ed effetti letali.

 

Il gruppo di esperti scientifici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA) ha di recente ridefinito i valori di assunzioni di diversi nutrienti tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessaria assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.

 

I valori di riferimento, che considerano l’acqua assunta complessivamente – sia mediante consumo diretto che attraverso alimenti e bevande di ogni genere –, in condizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica, sono così definiti:

  • neonati sino a sei mesi di vita: 100 mL/kg al giorno,
  • bambini

tra 6 mesi e un anno di età: 800-1000 mL/giorno,

tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 mL/giorno,

tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 mL/giorno

età compresa tra 9-13 anni:

2100 mL/giorno per i bambini

1900 mL/giorno per le bambine

  • adolescenti, adulti e anziani:

femmine 2 L/giorno

maschi 2,5 L/giorno.

Questi valori sono indicativi; in condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o altre condizioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente (può considerarsi anche più del doppio dei valori indicati).

 

L’acqua che beviamo non è solo composta da idrogeno e ossigeno, ma essa è una soluzione di minerali e di conseguenza un vero e proprio alimento che la natura ci offre. I minerali sono, infatti, nutrienti essenziali per l’organismo umano. I minerali disciolti nell’acqua, presenti in quantità diversa a seconda della provenienza dell’acqua, sono assorbiti dal nostro organismo allo stesso modo in cui vengono assimilati i minerali presenti negli alimenti.

Quindi l’acqua è un alimento a tutti gli effetti, perché è fondamentale non solo per l’idratazione, ma anche perché ci permette di soddisfare quelli che sono i nostri fabbisogni per alcuni micronutrienti essenziali.

 

E’ buona abitudine, quindi, mantenere il proprio corpo idratato. Il mio consiglio è di cercare di bere un bicchiere d’acqua all’ora, consolideremo così questa corretta abitudine e raggiungeremo il nostro fabbisogno idrico!

 

Dott.ssa Valentina Mele

“Nella corretta alimentazione non esistono restrizioni ma solo scelte consapevoli”

Autore: Luca Gillo 09 giu, 2022
L’acqua alla quale abbiamo accesso nelle nostre case, può essere definita potabile quando le sue caratteristiche ne consentono l’utilizzo per scopi alimentari, senza che questa possa causare problemi alla salute.
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