L’acqua alcalina è acqua a basso residuo fisso

  • Autore: Luca Gillio
  • 04 dic, 2020

Facciamo chiarezza sul residuo fisso, parametro che avrai letto sulle etichette delle bottiglie: si tratta di un indicatore importante per classificare le minerali in base alla leggerezza e per scegliere l’acqua più adatta alle proprie necessità.

Grazie a un basso residuo fisso, l’acqua alcalina si contraddistingue per un’efficace azione depurativa e idratante.

E tu, cosa guardi sull’etichetta dell’acqua che compri?

I consumatori più attenti scelgono l’acqua cercando quasi sempre sulle etichette la quantità di sodio contenuta. Una minerale iposodica, infatti, è nell’immaginario collettivo l’acqua per eccellenza che aiuta a drenare i liquidi (che il sale, al contrario, trattiene) e a favorire la diuresi. Un aspetto valutato soprattutto dalle donne in lotta con gli inestetismi della cellulite.

C’è, però, un altro parametro ancora più importante da considerare per scegliere un’acqua che sia adatta al proprio fabbisogno: quello del residuo fisso.

Che cos’è esattamente il residuo fisso dell’acqua?

Questa domanda è una delle più cercate su Google, insieme a un altro quesito: “Quanto deve essere il residuo fisso nell’acqua?”.
Ecco a te le risposte.

ll residuo fisso è un parametro che indica la quantità di sostanze minerali (calcio, magnesio, sodio, fluoro, potassio ma anche solfati, cloruri, etc) che rimane depositata come “residuo” dopo l’evaporazione di 1 litro di acqua a 180 gradi. Il residuo fisso si misura in mg/l (milligrammi di sali per litro di acqua) ed ha valori variabili compresi tra 500 e 1500 mg/l.

In base a questo contenuto, le acque vengono classificate su una scala che ne indica la mineralizzazione:

  • acque minimamente mineralizzate (il residuo fisso non supera i 50 mg/l): sono le cosiddette acque “leggere” e costituiscono una percentuale minima delle minerali in commercio
  • acque oligominerali (residuo fisso inferiore a 500 mg/litro): sono povere di sali minerali e, in particolare, contengono poco sodio (per questo hanno un’azione diuretica)
  • acque medio-minerali (residuo fisso compreso tra 500 e 1.500 mg/litro): contengono un’alta percentuale di sali minerali
  • acque fortemente mineralizzate (residuo fisso superiore a 1.500 mg/litro): sono particolarmente ricche di sali e per questo motivo ne è indicato il consumo solo su parere medico.

Quali sono i vantaggi di un’acqua con un basso residuo fisso?

Ogni acqua minerale, quindi, ha una composizione diversa in base al suo contenuto di sali minerali e alla loro quantità che rimane come “residuo fisso”.
Per individuare l’acqua più adatta al nostro organismo, dunque, è importante conoscerne caratteristiche e proprietà.

Un’acqua leggera, che garantisca un efficace potere idratante ma senza sovraccaricare i reni, dovrebbe avere un residuo fisso molto basso ed essere completamente depurata da metalli pesanti e sostanze nocive (che spesso si trovano nelle falde acquifere a causa dell’inquinamento).

Esiste un’acqua che mi porta questi vantaggi?

Sì, è il caso dell’acqua alcalina, un’acqua che, come dice il nome stesso, ha un pH alcalino (superiore a 7). Questa caratteristica le conferisce grande efficacia nel mantenere l’equilibrio acido-base dell’organismo.

In più, l’acqua alcalina, avendo un basso residuo fisso, risulta particolarmente leggera e idonea anche a chi soffre di ipertensione e calcoli renali.

Ma come si rende l’acqua alcalina?

La puoi ottenere direttamente in casa utilizzando quella che esce dal rubinetto!
È però fondamentale “trattarla” con un depuratore, perché non tutte le acque potabili sono sane.

Il depuratore ALKA2O neutralizza ogni forma di inquinamento chimico (metalli pesanti) e organico (virus e batteri) dell’acqua potabile (e/o non potabile) attraverso un sistema di doppio filtraggio ad osmosi inversa.

L’osmosi inversa è un procedimento semplice ed efficace per purificare l’acqua da impurità di varia natura senza l’aggiunta di sostanze chimiche; in questo modo si abbatte il rischio di residui chimici.
Questa tecnica utilizza una membrana semipermeabile che filtra l’acqua trattenendone le impurità, con una percentuale di efficacia nello scarto di sostanze organiche pari al 99,99%.

Ma c’è di più!

In un secondo passaggio, l’acqua alcalina viene arricchita delle corrette quantità di sali minerali che ne garantiscono un’adeguata conducibilità e un pH alcalino. Ciò la rende particolarmente leggera e limpida: requisiti essenziali per costituire un’ottima fonte di idratazione adatta anche agli sportivi.

L’acqua alcalina che puoi ottenere con il depuratore ALKA2O ha anche un doppio vantaggio in termini di risparmio, economico per te e di impatto ambientale per il pianeta, perché abbatte il consumo di plastica.

Autore: Ioara Caracciolo 15 giu, 2023

Da alcuni anni come settore ambiente cerchiamo di dar vita ad un cambiamento strutturale all'interno di strutture affiliate AICS riguardo la gestione dell'acqua potabile avendo come obiettivo, affidandoci all'innovaziona tecnologica, l'eliminazione delle famigerate bottigliette d'acqua da mezzo litro.

Senza perdere troppo tempo in grandi spiegazioni sulla questione ambientale che facilmente ognuno di noi potrà approfondire effettuando ricerche o chiedendo a noi, ci limitiamo a fornire un dato esemplificativo: Ogni anno quasi 15 miliardi di bottiglie circolano nelle case degli italiani, nei ristoranti, nelle collettività e questo ci colloca sul gradino più alto al mondo come consumatori di bottiglie di acqua minerale.

Detto questo, il nostro tentativo è stato quello di reperire tra i nostri centri sportivi, circoli, comitati, qualcuno che fosse disponibile ad installare un erogatore d'acqua che, allacciato alla rete idrica comunale, provvedesse a filtrare l'acqua per depurarla da eventuali inquinanti senza però impoverirla delle qualità organolettiche. Eventualmente aggiungendo le 'bollicine' per chi proprio non può farne a meno.

Non è stato facile, numerosi sopralluoghi sono andati a vuoto anche a causa di problematiche di tipo logistico. Difatti l'installazione del macchinario richiede un accesso all'acqua potabile che, per evitare onerosi lavori di muratura, dovrebbe trovarsi in prossimità, o comunque non troppo distante, del luogo dove il centro intende ubicare la macchina. Ovviamente non possiamo nascondere che possono esserci anche delle difficoltà legate al menage economico della struttura che potrebbe ritenere meno remunerativo il refill della borraccia rispetto alla vendita della bottiglietta.

Ma non è questo a spaventarci, chi si occupa di ambiente sa che per poter operare un cambiamento importante e strutturale è necessario realizzare un'alchimia tra sensibilità ambientale, questioni logistiche, profitto. Ed anche su un argomento come questo che è unico (l'acqua) è necessario disporre di una pluralità di opzioni per potersi adattare alle singole specificità.

In ogni caso sino ad oggi non eravamo ancora riusciti ad installare un macchianario nonostante l'interesse dimostrato dai ns diversi interlocutori. Alcuni mesi addietro, tra i vari soggetti interpellati nel tempo, abbiamo parlato di questa idea con Valentina Russo, Presidente di Alter Ego, associazione con sede in Asti che conta circa 400 soci, tutte donne per statuto ci tiene a sottolineare.

La cosa positiva è stata il trovare un grande interessamento da parte sua, senza il quale si fa poca strada, il che ci ha consentito di avviare una serie di contatti tra l'azienda con cui tentavamo da tempo di installare una prima macchina per avviare una collaborazione nazionale e l'ASD AICS Alter Ego. Purtroppo la macchina non è risultata idonea poichè sovradimensionata rispetto alle esigenze e quindi non sostenibile per entrambi gli attori. Quindi un nuovo stop, breve, per poi iniziare la ricerca di un nuovo partner più versatile ed organizzato per essere sostenibile anche da singole strutture aperte ai soli soci.

Alla fine Valentina Russo è riuscita autonomamente a trovare un fornitore, ALKA2O, con il quale stiamo lavorando ad una convenzione nazionale e da alcuni giorni l'Asd Alter Ego ha eliminato completamente la plastica utilizzata per il consumo dell'acqua e quindi a lei va il primato di essere la prima associazione del mondo AICS a deplastificare l'acqua potabile all'interno della propria struttura.

L'asd Alter Ego ha scelto di non far pagare il servizio includendo l'acqua nell'abbonamento mensile ma esistono molte opzioni per la personalizzazione delle macchine: erogazione gratuita, refill borraccia a pagamento, acqua liscia a temperatura ambiente, refrigerata, frizzante etc etc.

Entro breve organizzeremo delle presentazioni on line in collaborazione con gli esperti dell'azienda ALKA2O per incrementare le associazioni AICS dove rendere disponibile acqua potabile deplastificata. L'ufficio comunicazione sta studiando la targa da rendere disponibile per le strutture che deplastificheranno completamente l'acqua potabile.

In conlusione segnaliamo che AICS Ambiente dal 2023 ha aperto una sezione del premio nazionale ambiente, che quest'anno giunge alla 5° edizione, dedicata esclusivamente alle buone prassi del mondo AICS in favore dell'ambiente e denominata: COMINCIO IO!

Autore: Valantina Mele 05 dic, 2022

Soddisfare il fabbisogno idrico dell’organismo è una necessità quotidiana, istintiva e irrinunciabile. E’ un elemento fondamentale per il raggiungimento di uno stato di salute ottimale.

 

Il nostro corpo è composto dal 60% al 70% di acqua, quindi più della metà. L’acqua è un nutriente essenziale per il nostro organismo, anche se non fornisce energia serve a soddisfare le necessità fisiologiche e nutrizionali dell’uomo.

Del totale dell’acqua presente nel nostro corpo il 75% è presente nei muscoli e negli organi interni, il 10% nel tessuto adiposo ed il 3% nello scheletro.

 

La quantità di acqua da bere è abbastanza variabile a seconda degli individui, tenendo conto dell’ambiente, del regime di lavoro ed attività, del tipo di alimentazione e degli stili di vita.

In condizioni normali il nostro corpo è in grado di autoregolarsi attraverso i meccanismi che regolano la sete per assumere il giusto fabbisogno d’acqua necessario a compensare le perdite idriche, che continuamente hanno luogo per effetto della sudorazione, respirazione, escrezione di urine e feci.

Tuttavia alcuni individui, soprattutto bambini ed anziani, sono maggiormente soggetti a disidratazione anche perché dimostrano una riduzione della percezione nella sensazione di sete e nello stimolo naturale a bere, con il rischio di non bilanciare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. Per questo, è necessario assecondare in tutti i casi il senso di sete tendendo ad anticiparlo.

La disidratazione, ha effetti anche seri sull’attività e sulle prestazioni fisiche dell’organismo.

Nelle forme più lievi è influenzata la termoregolazione e si manifesta la sensazione di sete. Con il prolungarsi del fenomeno si manifestano crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità.

Nelle forme più gravi inducono malessere generale ed anche allucinazioni fino a rischio di insorgenza del colpo di calore ed effetti letali.

 

Il gruppo di esperti scientifici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA) ha di recente ridefinito i valori di assunzioni di diversi nutrienti tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessaria assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.

 

I valori di riferimento, che considerano l’acqua assunta complessivamente – sia mediante consumo diretto che attraverso alimenti e bevande di ogni genere –, in condizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica, sono così definiti:

  • neonati sino a sei mesi di vita: 100 mL/kg al giorno,
  • bambini

tra 6 mesi e un anno di età: 800-1000 mL/giorno,

tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 mL/giorno,

tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 mL/giorno

età compresa tra 9-13 anni:

2100 mL/giorno per i bambini

1900 mL/giorno per le bambine

  • adolescenti, adulti e anziani:

femmine 2 L/giorno

maschi 2,5 L/giorno.

Questi valori sono indicativi; in condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o altre condizioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente (può considerarsi anche più del doppio dei valori indicati).

 

L’acqua che beviamo non è solo composta da idrogeno e ossigeno, ma essa è una soluzione di minerali e di conseguenza un vero e proprio alimento che la natura ci offre. I minerali sono, infatti, nutrienti essenziali per l’organismo umano. I minerali disciolti nell’acqua, presenti in quantità diversa a seconda della provenienza dell’acqua, sono assorbiti dal nostro organismo allo stesso modo in cui vengono assimilati i minerali presenti negli alimenti.

Quindi l’acqua è un alimento a tutti gli effetti, perché è fondamentale non solo per l’idratazione, ma anche perché ci permette di soddisfare quelli che sono i nostri fabbisogni per alcuni micronutrienti essenziali.

 

E’ buona abitudine, quindi, mantenere il proprio corpo idratato. Il mio consiglio è di cercare di bere un bicchiere d’acqua all’ora, consolideremo così questa corretta abitudine e raggiungeremo il nostro fabbisogno idrico!

 

Dott.ssa Valentina Mele

“Nella corretta alimentazione non esistono restrizioni ma solo scelte consapevoli”

Autore: Luca Gillo 09 giu, 2022
L’acqua alla quale abbiamo accesso nelle nostre case, può essere definita potabile quando le sue caratteristiche ne consentono l’utilizzo per scopi alimentari, senza che questa possa causare problemi alla salute.
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