Sport: l’elevato potere idratante dell’acqua alcalina

  • Autore: Luca Gillio
  • 20 nov, 2020
Per reidratare i muscoli ed espellere gli acidi prodotti durante l’attività fisica bisogna bere molto ma anche bere bene. Il potere idratante dell’acqua alcalina è superiore a quello delle altre acque e può fare la differenza nelle performances degli atleti perché aiuta a velocizzare i tempi di recupero.

In questo articolo vediamo perché l’acqua alcalina è in grado di assicurare un’idratazione corretta nella pratica sportiva, avendo un elevato potere idratante.

Sappiamo anche che bere acqua a sufficienza è fondamentale per tutti, in qualunque fase della vita, perché la disidratazione compromette le funzioni fisiologiche (anche quelle cerebrali) e le prestazioni fisiche.
Di conseguenza, se ne deduce che un adeguato apporto di acqua è ancor più importante negli sportivi (il cui fabbisogno idrico è maggiore) perché funzionale alle performances sul campo.
Quindi, se per tutti vale la regola di bere minimo 2 litri di acqua al giorno, per chi pratica un’attività fisica intensa può essere necessario idratarsi di più e meglio, sia per offrire prestazioni migliori sia per contrastare la disidratazione che può derivare da una sudorazione intensa.

Ma il concetto di idratazione va un po’ più in là: è un concetto che si tende ad assimilare sempre al quantitativo di acqua che si assume, ma non è realmente così.
Una corretta idratazione, infatti, ossigena gli organi e i tessuti e favorisce l’espulsione delle tossine.

Tutte le “acque” conferiscono una corretta idratazione?

Ecco, questo è il punto!
Non è sufficiente buttare giù una qualunque acqua per assicurarsi un’efficace idratazione dell’organismo dopo uno sforzo fisico prolungato. Bisogna bere acqua di qualità!
Ecco perché per gli sportivi è importante capire che con un’acqua performante, anche loro saranno performanti!

Vediamo nello specifico le qualità intrinseche dell’acqua alcalina affinché si comprendano i suoi reali benefici:

  • ha un pH superiore a 7 (in genere compreso entro 9);
  • ha la capacità di neutralizzare gli acidi riportando su valori più alti il pH dell’organismo;
  • è composta da agglomerati di molecole d’acqua molto più piccole rispetto alle acque non alcalinizzate e per questo più facilmente assorbibili dai tessuti in profondità;
  • si caratterizza per la sua leggerezza;
  • ha un importante contenuto di sali minerali;
  • è priva di metalli pesanti;
  • risulta di facile assorbimento e quindi particolarmente idonea ad idratare le cellule e i tessuti. Una condizione che è fondamentale per il benessere di qualunque soggetto, ancor di più degli sportivi.

Se vuoi conoscere tutti i benefici dell’idratazione con acqua alcalina questa è la nostra pagina dedicata all’argomento: “Perché l’acqua alcalina è di grande beneficio per il nostro benessere?“

Ma scendiamo un po nello specifico visto che stiamo parlando con degli sportivi…

Durante le prestazioni sportive i muscoli producono acidi metabolici (come l’acido lattico), che sono i responsabili della sensazione di bruciore che si avverte nella parte interessata ma anche dello stato di affaticamento e debolezza che subentra dopo lo sforzo.

Gli acidi metabolici in circolo determinano anche un abbassamento del pH dell’organismo che, da alcalino (intorno a 7.1-7.4) qual è fisiologicamente, tende a diminuire spostandosi verso una condizione di acidità (intorno a 6-6,5).

Questa variazione contribuisce a far avvertire la stanchezza: la naturale conseguenza è una diminuzione della forza muscolare e, di riflesso, una riduzione delle prestazioni.

Per invertire questo processo ed espellere gli acidi metabolici dai tessuti è fondamentale idratarli in profondità. Poiché agisce direttamente sul meccanismo fisiologico di auto-regolazione del pH, l’acqua alcalina svolge un ruolo importante per contrastare l’eccesso di acidi nell’organismo e mantenere in equilibrio il pH corporeo.

Questo spiega perché l’idratazione con acqua alcalina può accelerare i tempi di recupero dopo la performance sportiva” sottolinea Marco Della Puca, preparatore atletico riconosciuto CONI.
Non dimentichiamo che il vero e proprio carburante per la performance di un atleta arriva dalla fonte alimentare – reale medicina del corpo umano – al cui interno l’acqua costituisce l’elemento più importante”.

Per concludere, e rendervi testimonianza di ciò che stiamo dicendo, vi diamo la possibilità di consultare ad uno studio condotto dal Centro clinico di ricerca di Camden (New Jersey), pubblicato sul Journal of the International Society of Sports Nutrition, che dimostra che l’idratazione post-sforzo con acqua alcalina riduce maggiormente la viscosità del sangue.

Questo fattore aumenta ogni volta in cui l’attività cardiaca rallenta, come avviene in caso di disidratazione.

Negli sportivi che manifestano una perdita di acqua consistente, infatti, l’aumento di viscosità del sangue è il primo effetto collegato alla difficoltà di pompaggio del cuore.

Secondo lo studio condotto nel 2019 su 50 uomini e 50 donne, divisi in due gruppi e sottoposti ad un allenamento così intenso da ridurne il peso corporeo del 2% per effetto della disidratazione, negli sportivi che sono stati reidratati con acqua alcalina la viscosità sanguigna si è ridotta in media del 6,30%.

Se vuoi conoscere ALKA2O, i nostri valori e chi ci accompagna in questo progetto incentrato sul benessere degli atleti, degli sportivi, della gente comune e del pianeta intero leggi anche “Irene Curtoni e ALKA2O, un binomio vincente in Coppa del Mondo, verso Cortina 2021“.


Irene Curtoni: sciatrice, capitana della Nazionale Italiana di Slalom Speciale, testimonial ALKA2O
Autore: Ioara Caracciolo 15 giu, 2023

Da alcuni anni come settore ambiente cerchiamo di dar vita ad un cambiamento strutturale all'interno di strutture affiliate AICS riguardo la gestione dell'acqua potabile avendo come obiettivo, affidandoci all'innovaziona tecnologica, l'eliminazione delle famigerate bottigliette d'acqua da mezzo litro.

Senza perdere troppo tempo in grandi spiegazioni sulla questione ambientale che facilmente ognuno di noi potrà approfondire effettuando ricerche o chiedendo a noi, ci limitiamo a fornire un dato esemplificativo: Ogni anno quasi 15 miliardi di bottiglie circolano nelle case degli italiani, nei ristoranti, nelle collettività e questo ci colloca sul gradino più alto al mondo come consumatori di bottiglie di acqua minerale.

Detto questo, il nostro tentativo è stato quello di reperire tra i nostri centri sportivi, circoli, comitati, qualcuno che fosse disponibile ad installare un erogatore d'acqua che, allacciato alla rete idrica comunale, provvedesse a filtrare l'acqua per depurarla da eventuali inquinanti senza però impoverirla delle qualità organolettiche. Eventualmente aggiungendo le 'bollicine' per chi proprio non può farne a meno.

Non è stato facile, numerosi sopralluoghi sono andati a vuoto anche a causa di problematiche di tipo logistico. Difatti l'installazione del macchinario richiede un accesso all'acqua potabile che, per evitare onerosi lavori di muratura, dovrebbe trovarsi in prossimità, o comunque non troppo distante, del luogo dove il centro intende ubicare la macchina. Ovviamente non possiamo nascondere che possono esserci anche delle difficoltà legate al menage economico della struttura che potrebbe ritenere meno remunerativo il refill della borraccia rispetto alla vendita della bottiglietta.

Ma non è questo a spaventarci, chi si occupa di ambiente sa che per poter operare un cambiamento importante e strutturale è necessario realizzare un'alchimia tra sensibilità ambientale, questioni logistiche, profitto. Ed anche su un argomento come questo che è unico (l'acqua) è necessario disporre di una pluralità di opzioni per potersi adattare alle singole specificità.

In ogni caso sino ad oggi non eravamo ancora riusciti ad installare un macchianario nonostante l'interesse dimostrato dai ns diversi interlocutori. Alcuni mesi addietro, tra i vari soggetti interpellati nel tempo, abbiamo parlato di questa idea con Valentina Russo, Presidente di Alter Ego, associazione con sede in Asti che conta circa 400 soci, tutte donne per statuto ci tiene a sottolineare.

La cosa positiva è stata il trovare un grande interessamento da parte sua, senza il quale si fa poca strada, il che ci ha consentito di avviare una serie di contatti tra l'azienda con cui tentavamo da tempo di installare una prima macchina per avviare una collaborazione nazionale e l'ASD AICS Alter Ego. Purtroppo la macchina non è risultata idonea poichè sovradimensionata rispetto alle esigenze e quindi non sostenibile per entrambi gli attori. Quindi un nuovo stop, breve, per poi iniziare la ricerca di un nuovo partner più versatile ed organizzato per essere sostenibile anche da singole strutture aperte ai soli soci.

Alla fine Valentina Russo è riuscita autonomamente a trovare un fornitore, ALKA2O, con il quale stiamo lavorando ad una convenzione nazionale e da alcuni giorni l'Asd Alter Ego ha eliminato completamente la plastica utilizzata per il consumo dell'acqua e quindi a lei va il primato di essere la prima associazione del mondo AICS a deplastificare l'acqua potabile all'interno della propria struttura.

L'asd Alter Ego ha scelto di non far pagare il servizio includendo l'acqua nell'abbonamento mensile ma esistono molte opzioni per la personalizzazione delle macchine: erogazione gratuita, refill borraccia a pagamento, acqua liscia a temperatura ambiente, refrigerata, frizzante etc etc.

Entro breve organizzeremo delle presentazioni on line in collaborazione con gli esperti dell'azienda ALKA2O per incrementare le associazioni AICS dove rendere disponibile acqua potabile deplastificata. L'ufficio comunicazione sta studiando la targa da rendere disponibile per le strutture che deplastificheranno completamente l'acqua potabile.

In conlusione segnaliamo che AICS Ambiente dal 2023 ha aperto una sezione del premio nazionale ambiente, che quest'anno giunge alla 5° edizione, dedicata esclusivamente alle buone prassi del mondo AICS in favore dell'ambiente e denominata: COMINCIO IO!

Autore: Valantina Mele 05 dic, 2022

Soddisfare il fabbisogno idrico dell’organismo è una necessità quotidiana, istintiva e irrinunciabile. E’ un elemento fondamentale per il raggiungimento di uno stato di salute ottimale.

 

Il nostro corpo è composto dal 60% al 70% di acqua, quindi più della metà. L’acqua è un nutriente essenziale per il nostro organismo, anche se non fornisce energia serve a soddisfare le necessità fisiologiche e nutrizionali dell’uomo.

Del totale dell’acqua presente nel nostro corpo il 75% è presente nei muscoli e negli organi interni, il 10% nel tessuto adiposo ed il 3% nello scheletro.

 

La quantità di acqua da bere è abbastanza variabile a seconda degli individui, tenendo conto dell’ambiente, del regime di lavoro ed attività, del tipo di alimentazione e degli stili di vita.

In condizioni normali il nostro corpo è in grado di autoregolarsi attraverso i meccanismi che regolano la sete per assumere il giusto fabbisogno d’acqua necessario a compensare le perdite idriche, che continuamente hanno luogo per effetto della sudorazione, respirazione, escrezione di urine e feci.

Tuttavia alcuni individui, soprattutto bambini ed anziani, sono maggiormente soggetti a disidratazione anche perché dimostrano una riduzione della percezione nella sensazione di sete e nello stimolo naturale a bere, con il rischio di non bilanciare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. Per questo, è necessario assecondare in tutti i casi il senso di sete tendendo ad anticiparlo.

La disidratazione, ha effetti anche seri sull’attività e sulle prestazioni fisiche dell’organismo.

Nelle forme più lievi è influenzata la termoregolazione e si manifesta la sensazione di sete. Con il prolungarsi del fenomeno si manifestano crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità.

Nelle forme più gravi inducono malessere generale ed anche allucinazioni fino a rischio di insorgenza del colpo di calore ed effetti letali.

 

Il gruppo di esperti scientifici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA) ha di recente ridefinito i valori di assunzioni di diversi nutrienti tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessaria assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.

 

I valori di riferimento, che considerano l’acqua assunta complessivamente – sia mediante consumo diretto che attraverso alimenti e bevande di ogni genere –, in condizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica, sono così definiti:

  • neonati sino a sei mesi di vita: 100 mL/kg al giorno,
  • bambini

tra 6 mesi e un anno di età: 800-1000 mL/giorno,

tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 mL/giorno,

tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 mL/giorno

età compresa tra 9-13 anni:

2100 mL/giorno per i bambini

1900 mL/giorno per le bambine

  • adolescenti, adulti e anziani:

femmine 2 L/giorno

maschi 2,5 L/giorno.

Questi valori sono indicativi; in condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o altre condizioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente (può considerarsi anche più del doppio dei valori indicati).

 

L’acqua che beviamo non è solo composta da idrogeno e ossigeno, ma essa è una soluzione di minerali e di conseguenza un vero e proprio alimento che la natura ci offre. I minerali sono, infatti, nutrienti essenziali per l’organismo umano. I minerali disciolti nell’acqua, presenti in quantità diversa a seconda della provenienza dell’acqua, sono assorbiti dal nostro organismo allo stesso modo in cui vengono assimilati i minerali presenti negli alimenti.

Quindi l’acqua è un alimento a tutti gli effetti, perché è fondamentale non solo per l’idratazione, ma anche perché ci permette di soddisfare quelli che sono i nostri fabbisogni per alcuni micronutrienti essenziali.

 

E’ buona abitudine, quindi, mantenere il proprio corpo idratato. Il mio consiglio è di cercare di bere un bicchiere d’acqua all’ora, consolideremo così questa corretta abitudine e raggiungeremo il nostro fabbisogno idrico!

 

Dott.ssa Valentina Mele

“Nella corretta alimentazione non esistono restrizioni ma solo scelte consapevoli”

Autore: Luca Gillo 09 giu, 2022
L’acqua alla quale abbiamo accesso nelle nostre case, può essere definita potabile quando le sue caratteristiche ne consentono l’utilizzo per scopi alimentari, senza che questa possa causare problemi alla salute.
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