Perché l’acqua alcalina è di grande beneficio per il nostro benessere?

  • Autore: Luca Gillio
  • 22 ott, 2020

Le acque non sono tutte uguali!In questo articolo parliamo delle caratteristiche e delle proprietà di quella alcalina, che si contraddistingue per un’efficace azione di riequilibrio delle funzioni dell’organismo e per un notevole potere idratante.

Innanzitutto serve dire, anche se ormai è risaputo, che bere acqua fa bene! A tutti, indistintamente!
Bere almeno 2 litri di acqua al giorno (fino a 3 o 4 nella stagione calda) è fondamentale per la salute a tutte le età. Ci sono, poi, particolari fasi della vita che possono richiedere un aumentato fabbisogno di idratazione, come la gravidanza e l’allattamento.

«Una corretta idratazione è importante anche per assicurare il giusto rapporto acido-alcalino nell’organismo perché l’acqua svolge un ruolo essenziale nel cosiddetto ‘sistema-tampone’ di regolazione del pH» spiega il Dott. Alberto Peracchiotti (fisioterapista, osteopata e posturologo).
«Questo meccanismo, che funziona un po’ come il sistema di regolazione della temperatura corporea e della sudorazione, si aziona attraverso la ricerca di sali. Se seguiamo uno stile di vita poco sano, con cattiva alimentazione e inadeguata idratazione, rendiamo il nostro corpo più acido di quanto fisiologicamente non sia. La conseguenza sarà che il ‘sistema-tampone’ dovrà lavorare di più per riportare in equilibrio il pH del sangue cercando le ‘basi’ alcaline nel nostro corpo e attingendo, ad esempio, dal potassio dei muscoli e dal calcio delle ossa».


Perché si parla di acqua alcalina?

Iniziamo a capire di cosa si tratta e che caratteristiche possiede…

Si definisce acqua alcalina l’acqua il cui pH è superiore a 7.
Il termine “alcalino” fa riferimento, infatti, ad un parametro chimico che misura il grado di alcalinità (il contrario di acidità) di una sostanza.
L’acidità e l’alcalinità vengono misurate su una scala di valori di pH: in prossimità dello 0 si collocano le sostanze più acide (il succo di limone, per fare un esempio banale); nel valore intermedio, esattamente a 7 (pH neutro), l’acqua distillata, che non è né acida né alcalina; da qui fino a 14 le sostanze alcaline.

Nel caso dell’acqua alcalina, il pH è di poco superiore a 7 e in genere non supera il 9.

Le caratteristiche dell’acqua alcalina

«La principale caratteristica dell’acqua alcalina è la leggerezza. Al primo sorso si sente immediatamente la differenza rispetto ad acque difficili da digerire» continua Peracchiotti. «Questo tipo di acqua, che viene prodotta per osmosi, è arricchita di sali minerali ed è del tutto priva di metalli pesanti. Ciò la rende non soltanto più leggera ma anche più limpida: requisiti essenziali per idratare le cellule e i tessuti senza sovraccaricare i reni.»

L’acqua alcalina può favorire l’equilibrio acido-base dell’organismo

«Grazie al pH superiore a 7, l’acqua alcalina contrasta l’acidosi metabolica, dovuta ad un eccesso di acidi nell’organismo».

Facciamo chiarezza: il pH del sangue ha un valore compreso tra 7.1 e 7.4, ovvero è alcalino. Ciò non significa, però, che sia possibile mantenere costantemente questo valore nel corpo perché alcuni alimenti (succo di pomodoro, aceto, limone, caffè, ecc…), certi medicinali, gli stessi succhi gastrici necessari alla digestione, sono intensamente acidi e quindi in grado di “attaccarne” l’alcalinità.

Anche quando ingeriamo un alimento di per sé alcalino, come la frutta per esempio, questo viene inevitabilmente “intaccato” dagli acidi dei succhi gastrici allo scopo di favorirne l’assimilazione e la digestione.
«L’organismo, però, è capace di riequilibrare costantemente il rapporto acido-base perché esso è fondamentale per il suo corretto funzionamento» ricorda Peracchiotti. «Questo processo avviene attraverso la respirazione e la funzionalità renale, ma anche l’acqua svolge un ruolo importante al suo interno».


Le differenze tra acqua in dispenser e acqua in bottiglia

Assodato che la proprietà “alcalina” è una caratteristica positiva e necessaria, vogliamo rassicurarvi che comunque, buona parte delle minerali in bottiglia che acquistiamo al supermercato ha un pH alcalino.
Questo, però, non basta a definirle acque del benessere.
«Non basta perché possono variare (e non di poco) i parametri che tutti dovremmo leggere con attenzione sulle etichette: residuo fisso, contenuto di sodio, di calcio e di altri minerali, ecc.» evidenzia Peracchiotti. «In più, c’è una condizione di partenza che può determinare una significativa differenza: quando l’acqua rimane ferma per tanto tempo nelle bottiglie le sue molecole si aggregano. Il risultato è la formazione di macro-molecole che non vengono assorbite a livello cellulare: bevendo ci si riempie lo stomaco e si urina molto ma l’acqua non svolge a pieno la sua funzione di idratazione dell’organismo. Nel caso dell’acqua alcalina tramite depuratore, invece, il vantaggio è che solitamente passano poche ore da quando la si spilla dalla macchinetta a quando la si consuma.»

I benefici dell’idratazione con acqua alcalina

«Come abbiamo detto, l’acqua alcalina contrasta l’acidità del corpo, di conseguenza questo tipo
di idratazione può:

  • favorire il corretto funzionamento di organi e tessuti muscolari,
  • svolgere un’azione di contrasto delle patologie degenerative,
  • alzare i livelli di energia e resistenza alla stanchezza.

Tutto questo può tradursi anche in aumentata lucidità mentale» spiega Peracchiotti.

«Poiché questo tipo di idratazione “funzionale” interessa gli organi nel loro complesso, l’acqua alcalina può rivelarsi utile anche contro i bruciori di stomaco e per prevenire e aiutare a contrastare la colite. In più, essendo ricca di antiossidanti e minerali, aiuta a combattere l’invecchiamento cellulare perché ostacola la produzione dei radicali liberi. Da sportivo, posso anche dire che l’acqua alcalina velocizza i tempi di recupero da sforzi fisici intensi».

Ora che avete letto e compreso, magari, ciò che non sapevate, vi invitiamo a scoprire sul nostro sito web, il nostro servizio: ALKA2O. Un modo diverso per salvaguardare il proprio benessere e quello dell’intero pianeta.

Autore: Ioara Caracciolo 15 giugno 2023

Da alcuni anni come settore ambiente cerchiamo di dar vita ad un cambiamento strutturale all'interno di strutture affiliate AICS riguardo la gestione dell'acqua potabile avendo come obiettivo, affidandoci all'innovaziona tecnologica, l'eliminazione delle famigerate bottigliette d'acqua da mezzo litro.

Senza perdere troppo tempo in grandi spiegazioni sulla questione ambientale che facilmente ognuno di noi potrà approfondire effettuando ricerche o chiedendo a noi, ci limitiamo a fornire un dato esemplificativo: Ogni anno quasi 15 miliardi di bottiglie circolano nelle case degli italiani, nei ristoranti, nelle collettività e questo ci colloca sul gradino più alto al mondo come consumatori di bottiglie di acqua minerale.

Detto questo, il nostro tentativo è stato quello di reperire tra i nostri centri sportivi, circoli, comitati, qualcuno che fosse disponibile ad installare un erogatore d'acqua che, allacciato alla rete idrica comunale, provvedesse a filtrare l'acqua per depurarla da eventuali inquinanti senza però impoverirla delle qualità organolettiche. Eventualmente aggiungendo le 'bollicine' per chi proprio non può farne a meno.

Non è stato facile, numerosi sopralluoghi sono andati a vuoto anche a causa di problematiche di tipo logistico. Difatti l'installazione del macchinario richiede un accesso all'acqua potabile che, per evitare onerosi lavori di muratura, dovrebbe trovarsi in prossimità, o comunque non troppo distante, del luogo dove il centro intende ubicare la macchina. Ovviamente non possiamo nascondere che possono esserci anche delle difficoltà legate al menage economico della struttura che potrebbe ritenere meno remunerativo il refill della borraccia rispetto alla vendita della bottiglietta.

Ma non è questo a spaventarci, chi si occupa di ambiente sa che per poter operare un cambiamento importante e strutturale è necessario realizzare un'alchimia tra sensibilità ambientale, questioni logistiche, profitto. Ed anche su un argomento come questo che è unico (l'acqua) è necessario disporre di una pluralità di opzioni per potersi adattare alle singole specificità.

In ogni caso sino ad oggi non eravamo ancora riusciti ad installare un macchianario nonostante l'interesse dimostrato dai ns diversi interlocutori. Alcuni mesi addietro, tra i vari soggetti interpellati nel tempo, abbiamo parlato di questa idea con Valentina Russo, Presidente di Alter Ego, associazione con sede in Asti che conta circa 400 soci, tutte donne per statuto ci tiene a sottolineare.

La cosa positiva è stata il trovare un grande interessamento da parte sua, senza il quale si fa poca strada, il che ci ha consentito di avviare una serie di contatti tra l'azienda con cui tentavamo da tempo di installare una prima macchina per avviare una collaborazione nazionale e l'ASD AICS Alter Ego. Purtroppo la macchina non è risultata idonea poichè sovradimensionata rispetto alle esigenze e quindi non sostenibile per entrambi gli attori. Quindi un nuovo stop, breve, per poi iniziare la ricerca di un nuovo partner più versatile ed organizzato per essere sostenibile anche da singole strutture aperte ai soli soci.

Alla fine Valentina Russo è riuscita autonomamente a trovare un fornitore, ALKA2O, con il quale stiamo lavorando ad una convenzione nazionale e da alcuni giorni l'Asd Alter Ego ha eliminato completamente la plastica utilizzata per il consumo dell'acqua e quindi a lei va il primato di essere la prima associazione del mondo AICS a deplastificare l'acqua potabile all'interno della propria struttura.

L'asd Alter Ego ha scelto di non far pagare il servizio includendo l'acqua nell'abbonamento mensile ma esistono molte opzioni per la personalizzazione delle macchine: erogazione gratuita, refill borraccia a pagamento, acqua liscia a temperatura ambiente, refrigerata, frizzante etc etc.

Entro breve organizzeremo delle presentazioni on line in collaborazione con gli esperti dell'azienda ALKA2O per incrementare le associazioni AICS dove rendere disponibile acqua potabile deplastificata. L'ufficio comunicazione sta studiando la targa da rendere disponibile per le strutture che deplastificheranno completamente l'acqua potabile.

In conlusione segnaliamo che AICS Ambiente dal 2023 ha aperto una sezione del premio nazionale ambiente, che quest'anno giunge alla 5° edizione, dedicata esclusivamente alle buone prassi del mondo AICS in favore dell'ambiente e denominata: COMINCIO IO!

Autore: Valantina Mele 5 dicembre 2022

Soddisfare il fabbisogno idrico dell’organismo è una necessità quotidiana, istintiva e irrinunciabile. E’ un elemento fondamentale per il raggiungimento di uno stato di salute ottimale.

 

Il nostro corpo è composto dal 60% al 70% di acqua, quindi più della metà. L’acqua è un nutriente essenziale per il nostro organismo, anche se non fornisce energia serve a soddisfare le necessità fisiologiche e nutrizionali dell’uomo.

Del totale dell’acqua presente nel nostro corpo il 75% è presente nei muscoli e negli organi interni, il 10% nel tessuto adiposo ed il 3% nello scheletro.

 

La quantità di acqua da bere è abbastanza variabile a seconda degli individui, tenendo conto dell’ambiente, del regime di lavoro ed attività, del tipo di alimentazione e degli stili di vita.

In condizioni normali il nostro corpo è in grado di autoregolarsi attraverso i meccanismi che regolano la sete per assumere il giusto fabbisogno d’acqua necessario a compensare le perdite idriche, che continuamente hanno luogo per effetto della sudorazione, respirazione, escrezione di urine e feci.

Tuttavia alcuni individui, soprattutto bambini ed anziani, sono maggiormente soggetti a disidratazione anche perché dimostrano una riduzione della percezione nella sensazione di sete e nello stimolo naturale a bere, con il rischio di non bilanciare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. Per questo, è necessario assecondare in tutti i casi il senso di sete tendendo ad anticiparlo.

La disidratazione, ha effetti anche seri sull’attività e sulle prestazioni fisiche dell’organismo.

Nelle forme più lievi è influenzata la termoregolazione e si manifesta la sensazione di sete. Con il prolungarsi del fenomeno si manifestano crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità.

Nelle forme più gravi inducono malessere generale ed anche allucinazioni fino a rischio di insorgenza del colpo di calore ed effetti letali.

 

Il gruppo di esperti scientifici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA) ha di recente ridefinito i valori di assunzioni di diversi nutrienti tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessaria assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.

 

I valori di riferimento, che considerano l’acqua assunta complessivamente – sia mediante consumo diretto che attraverso alimenti e bevande di ogni genere –, in condizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica, sono così definiti:

  • neonati sino a sei mesi di vita: 100 mL/kg al giorno,
  • bambini

tra 6 mesi e un anno di età: 800-1000 mL/giorno,

tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 mL/giorno,

tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 mL/giorno

età compresa tra 9-13 anni:

2100 mL/giorno per i bambini

1900 mL/giorno per le bambine

  • adolescenti, adulti e anziani:

femmine 2 L/giorno

maschi 2,5 L/giorno.

Questi valori sono indicativi; in condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o altre condizioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente (può considerarsi anche più del doppio dei valori indicati).

 

L’acqua che beviamo non è solo composta da idrogeno e ossigeno, ma essa è una soluzione di minerali e di conseguenza un vero e proprio alimento che la natura ci offre. I minerali sono, infatti, nutrienti essenziali per l’organismo umano. I minerali disciolti nell’acqua, presenti in quantità diversa a seconda della provenienza dell’acqua, sono assorbiti dal nostro organismo allo stesso modo in cui vengono assimilati i minerali presenti negli alimenti.

Quindi l’acqua è un alimento a tutti gli effetti, perché è fondamentale non solo per l’idratazione, ma anche perché ci permette di soddisfare quelli che sono i nostri fabbisogni per alcuni micronutrienti essenziali.

 

E’ buona abitudine, quindi, mantenere il proprio corpo idratato. Il mio consiglio è di cercare di bere un bicchiere d’acqua all’ora, consolideremo così questa corretta abitudine e raggiungeremo il nostro fabbisogno idrico!

 

Dott.ssa Valentina Mele

“Nella corretta alimentazione non esistono restrizioni ma solo scelte consapevoli”

Autore: Luca Gillo 9 giugno 2022
L’acqua alla quale abbiamo accesso nelle nostre case, può essere definita potabile quando le sue caratteristiche ne consentono l’utilizzo per scopi alimentari, senza che questa possa causare problemi alla salute.
Show More
Share by: