Quale acqua bere se sei sportivo?

  • Autore: Luca Gillio
  • 18 feb, 2021

L’acqua, dopo l’ossigeno, è la molecola più importante da introdurre nel nostro corpo. È da considerarsi come un vero e proprio alimento, e anche come un integratore. Con la giusta percentuale di sali disciolti, l’acqua è in grado di farci recuperare salute e benessere e di contrastare l’acidità alla quale il nostro corpo giornalmente va incontro.Ognuno di noi dovrebbe consumare giornalmente dai 2 ai 3 litri d’acqua al giorno (basandoci sulla formula di 30ml x peso corporeo).

Bere acqua buona = salute e miglior recupero

 

Decidere con consapevolezza quale acqua sia più idonea al nostro organismo è di fondamentale importanza, ancor di più se si pratica sport a qualsiasi livello.

Quale acqua bere se sei sportivo?

In Italia le acque si differenziano molto da regione a regione. Basti pensare alla qualità delle nostre tubazioni, alla presenza di solventi diversi che disciolti raggiungono le falde a diverse profondità e all’incertezza della qualità e manutenzione dei depuratori statali.
Le acque avrebbero il compito di garantire la corretta assunzione di minerali alle cellule e contrastare l’acidità dei tessuti.
Se questo non può essere di certo garantito dall’acqua potabile dei nostri acquedotti, non sempre può essere assicurato dall’acqua che viene imbottigliata nella plastica.
Questo tipo di acqua è sicura solo se conservata e stoccata secondo le giuste modalità.

Questo è un tema su cui riflettere molto anche perché una bottiglia impiega di solito più di un anno prima di arrivare nelle nostre mani. L’esposizione della plastica agli sbalzi termici, soprattutto al caldo, fa sì che vengano disciolte nell’acqua sostanze altamente tossiche di cui la plastica stessa si compone, quali antimonio e acetaldeide.

L’acqua migliore per lo sport è l’acqua alcalina.Perché?

Come abbiamo fino a qui spiegato, l’acqua non deve minimamente contenere cloro, fluoro, agenti presenti nelle tubature degli acquedotti o sostanze disciolte nei contenitori di plastica.
Oltre all’assenza di queste sostanze, se ti reputi uno sportivo, l’acqua che bevi dovrebbe essere alcalina, con un pH ideale sopra il 7.5.

Se beviamo acqua acida, infatti, per poter mantenere il pH del sangue stabile (che non può assolutamente discostarsi dal valore di 7.35/7.45, altrimenti il cuore si ferma) il nostro “sistema tampone” sarà costretto a reperire i minerali dai tessuti e in particolare, il calcio dalle ossa e il potassio dai muscoli, portando alla lunga gravi problemi metabolici.

Essendo fatti per il 70% di acqua, più il nostro organismo sarà alcalino, più potremo vivere in salute, vitali, riuscendo a contrastare l’acidità legata a stili di vita, ai carichi di allenamento che lo sport richiede, riuscendo in maniera ottimale a recuperare dagli sforzi che vengono richiesti alle nostre cellule.

Gli sportivi che utilizzano regolarmente questa tipologia di acqua, ottengono un netto miglioramento nelle proprie prestazioni, sopratutto per quanto riguarda il recupero e la flessibilità.

Anche sulla prevenzione l’acqua alcalina svolge un ruolo importantissimo, poiché favorendo la riduzione di acidi residui a livello muscolare, diminuisce la probabilità di andar incontro a lesioni.

Chi lavora nel mondo sportivo è a conoscenza del fatto che anche le più lievi variazioni di pH influiscono in maniera importante sulle prestazioni, perché è ottimale la funzionalità del muscolo.


Idratazione e integrazione

In qualità di fisioterapista, mi piace spiegare agli atleti che tratto e che si affidano a me, che se loro si pensano “in forma” non è detto che siano anche sani!
Molto frequente sono soggetti ad infiammazioni ricorrenti, legati alla poca efficienza nello smaltire cataboliti e sostanze acide, che vanno a destabilizzare la corretta fisiologia, soprattutto a livello intestinale.

Durante o dopo un attività fisica intensa il corpo è stressato oltre la normalità. Questo sta a significare che senza un adeguato apporto di acqua è molto difficile manifestare le massime potenzialità atletiche.
Durante le performance viene perduta una quantità enorme di sudore che può variare da 1.5 a 4.5 litri/ora, se le temperature esterne sono molto alte. Se a questo aggiungiamo la diuresi e la ventilazione polmonare, si capisce la relazione stretta che c’è tra disidratazione e prestazione sportiva.
Già con una defezione di solo il 2/3% del peso corporeo, si ha un calo rilevante delle performance.

Nell’integrazione dei liquidi risulta quindi essenziale inserire in maniera tempestiva e costante potassio e magnesio in maniera predominante, ma anche sodio e calcio.
L’erogatore ALKA2O Sport permette di integrali regolarmente, sfruttando il meccanismo di osmosi inversa ed il successivo arricchimento di questi sali minerali citati.

La quantità di sali minerali da re-introdurre dipende dal tipo di allenamento, dalle temperatura, dall’intensità delle varie sessioni di allenamento.

Con ALKA2O non c’è il rischio di andare in eccesso di integrazione di sali, che porterebbe ad un ultra-lavoro di filtrazione renale come normalmente avviene con gli integratori idro-salini isotonici. Questo perché abbiamo le corrette proporzioni disciolte nell’acqua (in particolar modo potassio e sodio nel rapporto di 5:1) nel rispetto del potenziale di membrana, anche detto “meccanismo della pompa protonica” che serve a rendere le cellule più pervie garantendo uno scambio di sostanze ottimale.



Quando bere?

Capire quale sia la quantità e il momento più corretto per idratarsi non è facile da stabilire.
In teoria si dovrebbe contrastare la disidratazione in maniera costante e continua, sia durante gli allenamenti ma anche nei giorni di scarico. Ci sono poi molte variabili di tipo soggettivo che entrano in gioco.

Non sempre tutti gli atleti sono in grado di gestire liquidi nello stomaco durante la pratica sportiva. Inoltre, le attività sportive sono diverse tra loro in termini di prestazioni, obiettivi, allenamenti, carichi…

La cultura del benessere e della prevenzione per un atleta prevede tanti dettagli e abitudini regolari.
Per noi di ALKA2O, la giusta idratazione con acqua alcalina è un elemento fondamentale che si integra bene con qualsiasi allenamento e prestazione. E permette a tutti di dare valore aggiunto al proprio fisico e alle proprie performance.

Autore: Ioara Caracciolo 15 giu, 2023

Da alcuni anni come settore ambiente cerchiamo di dar vita ad un cambiamento strutturale all'interno di strutture affiliate AICS riguardo la gestione dell'acqua potabile avendo come obiettivo, affidandoci all'innovaziona tecnologica, l'eliminazione delle famigerate bottigliette d'acqua da mezzo litro.

Senza perdere troppo tempo in grandi spiegazioni sulla questione ambientale che facilmente ognuno di noi potrà approfondire effettuando ricerche o chiedendo a noi, ci limitiamo a fornire un dato esemplificativo: Ogni anno quasi 15 miliardi di bottiglie circolano nelle case degli italiani, nei ristoranti, nelle collettività e questo ci colloca sul gradino più alto al mondo come consumatori di bottiglie di acqua minerale.

Detto questo, il nostro tentativo è stato quello di reperire tra i nostri centri sportivi, circoli, comitati, qualcuno che fosse disponibile ad installare un erogatore d'acqua che, allacciato alla rete idrica comunale, provvedesse a filtrare l'acqua per depurarla da eventuali inquinanti senza però impoverirla delle qualità organolettiche. Eventualmente aggiungendo le 'bollicine' per chi proprio non può farne a meno.

Non è stato facile, numerosi sopralluoghi sono andati a vuoto anche a causa di problematiche di tipo logistico. Difatti l'installazione del macchinario richiede un accesso all'acqua potabile che, per evitare onerosi lavori di muratura, dovrebbe trovarsi in prossimità, o comunque non troppo distante, del luogo dove il centro intende ubicare la macchina. Ovviamente non possiamo nascondere che possono esserci anche delle difficoltà legate al menage economico della struttura che potrebbe ritenere meno remunerativo il refill della borraccia rispetto alla vendita della bottiglietta.

Ma non è questo a spaventarci, chi si occupa di ambiente sa che per poter operare un cambiamento importante e strutturale è necessario realizzare un'alchimia tra sensibilità ambientale, questioni logistiche, profitto. Ed anche su un argomento come questo che è unico (l'acqua) è necessario disporre di una pluralità di opzioni per potersi adattare alle singole specificità.

In ogni caso sino ad oggi non eravamo ancora riusciti ad installare un macchianario nonostante l'interesse dimostrato dai ns diversi interlocutori. Alcuni mesi addietro, tra i vari soggetti interpellati nel tempo, abbiamo parlato di questa idea con Valentina Russo, Presidente di Alter Ego, associazione con sede in Asti che conta circa 400 soci, tutte donne per statuto ci tiene a sottolineare.

La cosa positiva è stata il trovare un grande interessamento da parte sua, senza il quale si fa poca strada, il che ci ha consentito di avviare una serie di contatti tra l'azienda con cui tentavamo da tempo di installare una prima macchina per avviare una collaborazione nazionale e l'ASD AICS Alter Ego. Purtroppo la macchina non è risultata idonea poichè sovradimensionata rispetto alle esigenze e quindi non sostenibile per entrambi gli attori. Quindi un nuovo stop, breve, per poi iniziare la ricerca di un nuovo partner più versatile ed organizzato per essere sostenibile anche da singole strutture aperte ai soli soci.

Alla fine Valentina Russo è riuscita autonomamente a trovare un fornitore, ALKA2O, con il quale stiamo lavorando ad una convenzione nazionale e da alcuni giorni l'Asd Alter Ego ha eliminato completamente la plastica utilizzata per il consumo dell'acqua e quindi a lei va il primato di essere la prima associazione del mondo AICS a deplastificare l'acqua potabile all'interno della propria struttura.

L'asd Alter Ego ha scelto di non far pagare il servizio includendo l'acqua nell'abbonamento mensile ma esistono molte opzioni per la personalizzazione delle macchine: erogazione gratuita, refill borraccia a pagamento, acqua liscia a temperatura ambiente, refrigerata, frizzante etc etc.

Entro breve organizzeremo delle presentazioni on line in collaborazione con gli esperti dell'azienda ALKA2O per incrementare le associazioni AICS dove rendere disponibile acqua potabile deplastificata. L'ufficio comunicazione sta studiando la targa da rendere disponibile per le strutture che deplastificheranno completamente l'acqua potabile.

In conlusione segnaliamo che AICS Ambiente dal 2023 ha aperto una sezione del premio nazionale ambiente, che quest'anno giunge alla 5° edizione, dedicata esclusivamente alle buone prassi del mondo AICS in favore dell'ambiente e denominata: COMINCIO IO!

Autore: Valantina Mele 05 dic, 2022

Soddisfare il fabbisogno idrico dell’organismo è una necessità quotidiana, istintiva e irrinunciabile. E’ un elemento fondamentale per il raggiungimento di uno stato di salute ottimale.

 

Il nostro corpo è composto dal 60% al 70% di acqua, quindi più della metà. L’acqua è un nutriente essenziale per il nostro organismo, anche se non fornisce energia serve a soddisfare le necessità fisiologiche e nutrizionali dell’uomo.

Del totale dell’acqua presente nel nostro corpo il 75% è presente nei muscoli e negli organi interni, il 10% nel tessuto adiposo ed il 3% nello scheletro.

 

La quantità di acqua da bere è abbastanza variabile a seconda degli individui, tenendo conto dell’ambiente, del regime di lavoro ed attività, del tipo di alimentazione e degli stili di vita.

In condizioni normali il nostro corpo è in grado di autoregolarsi attraverso i meccanismi che regolano la sete per assumere il giusto fabbisogno d’acqua necessario a compensare le perdite idriche, che continuamente hanno luogo per effetto della sudorazione, respirazione, escrezione di urine e feci.

Tuttavia alcuni individui, soprattutto bambini ed anziani, sono maggiormente soggetti a disidratazione anche perché dimostrano una riduzione della percezione nella sensazione di sete e nello stimolo naturale a bere, con il rischio di non bilanciare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. Per questo, è necessario assecondare in tutti i casi il senso di sete tendendo ad anticiparlo.

La disidratazione, ha effetti anche seri sull’attività e sulle prestazioni fisiche dell’organismo.

Nelle forme più lievi è influenzata la termoregolazione e si manifesta la sensazione di sete. Con il prolungarsi del fenomeno si manifestano crampi, apatia, astenia, maggiore irritabilità.

Nelle forme più gravi inducono malessere generale ed anche allucinazioni fino a rischio di insorgenza del colpo di calore ed effetti letali.

 

Il gruppo di esperti scientifici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (European Food Safety Authority, EFSA) ha di recente ridefinito i valori di assunzioni di diversi nutrienti tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessaria assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.

 

I valori di riferimento, che considerano l’acqua assunta complessivamente – sia mediante consumo diretto che attraverso alimenti e bevande di ogni genere –, in condizioni di moderate temperature ambientali e medi livelli di attività fisica, sono così definiti:

  • neonati sino a sei mesi di vita: 100 mL/kg al giorno,
  • bambini

tra 6 mesi e un anno di età: 800-1000 mL/giorno,

tra 1 e 3 anni di vita: 1100-1300 mL/giorno,

tra i 4 e gli 8 anni di età: 1600 mL/giorno

età compresa tra 9-13 anni:

2100 mL/giorno per i bambini

1900 mL/giorno per le bambine

  • adolescenti, adulti e anziani:

femmine 2 L/giorno

maschi 2,5 L/giorno.

Questi valori sono indicativi; in condizioni di climi caldi e di attività fisiche intense, o altre condizioni che inducano disidratazione, i livelli di acqua da assumere possono variare sensibilmente (può considerarsi anche più del doppio dei valori indicati).

 

L’acqua che beviamo non è solo composta da idrogeno e ossigeno, ma essa è una soluzione di minerali e di conseguenza un vero e proprio alimento che la natura ci offre. I minerali sono, infatti, nutrienti essenziali per l’organismo umano. I minerali disciolti nell’acqua, presenti in quantità diversa a seconda della provenienza dell’acqua, sono assorbiti dal nostro organismo allo stesso modo in cui vengono assimilati i minerali presenti negli alimenti.

Quindi l’acqua è un alimento a tutti gli effetti, perché è fondamentale non solo per l’idratazione, ma anche perché ci permette di soddisfare quelli che sono i nostri fabbisogni per alcuni micronutrienti essenziali.

 

E’ buona abitudine, quindi, mantenere il proprio corpo idratato. Il mio consiglio è di cercare di bere un bicchiere d’acqua all’ora, consolideremo così questa corretta abitudine e raggiungeremo il nostro fabbisogno idrico!

 

Dott.ssa Valentina Mele

“Nella corretta alimentazione non esistono restrizioni ma solo scelte consapevoli”

Autore: Luca Gillo 09 giu, 2022
L’acqua alla quale abbiamo accesso nelle nostre case, può essere definita potabile quando le sue caratteristiche ne consentono l’utilizzo per scopi alimentari, senza che questa possa causare problemi alla salute.
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